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Congresso Nazionale SIDAPA 2025

Congresso Nazionale SIDAPA 2025

Il Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM), Dr. Vincenzo Caputo, ha il piacere di comunicare che il giorno 17 ottobre 2025, in occasione del 22° Congresso Nazionale della SIDAPA (Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale), tenutosi presso The Nicolaus Hotel di Bari, la Dr.ssa Silvia Crotti, responsabile del Laboratorio Diagnostica Specialistica e Benessere Animale della UOC Diagnostica Generale Umbria, ha partecipato in qualità di relatrice con un intervento dal titolo: “Terapia Antimicotica: Resistenza/Suscettibilità a Terbinafina”.

Durante la sua presentazione, la Dr.ssa Crotti ha illustrato i dati prodotti dall’IZSUM nell’arco di quasi dieci anni di collaborazioni con la medicina umana nel campo della micologia, seguendo un approccio integrato e multidisciplinare, pienamente coerente con i principi della medicina One Health. Questo modello, che promuove la sinergia tra medicina veterinaria, medicina umana e scienze ambientali, si è dimostrato particolarmente efficace nell’affrontare problematiche complesse come quelle legate all'antimicotico resistenza.

L’intervento ha messo in evidenza l’efficacia derivante dalla combinazione tra l’approccio diagnostico tradizionale e le più moderne tecnologie molecolari, implementate negli anni nei laboratori dell’Istituto. In particolare, grazie all’impiego di tecniche di biologia molecolare come la PCR (Polymerase Chain Reaction) e il sequenziamento Sanger, è stato possibile identificare ben 23 ceppi fungini di Trichophyton indotineae isolati da pazienti umani. Di questi, oltre la metà ha mostrato una resistenza significativa alla terbinafina, uno degli antifungini più comunemente utilizzati nel trattamento delle dermatofitosi.

Questo dato rappresenta un importante campanello d’allarme, poiché evidenzia come il fenomeno della resistenza antimicotica stia assumendo un ruolo sempre più rilevante anche nel nostro contesto nazionale. Diventa pertanto fondamentale poter contare su strutture sanitarie altamente specializzate, in grado non solo di ridurre il rischio di errori diagnostici, ma anche di raccogliere e condividere dati epidemiologici utili a livello nazionale e internazionale.

La Dr.ssa Crotti ha inoltre sottolineato quanto sia cruciale continuare a promuovere una stretta collaborazione tra professionisti della salute umana, veterinaria e ambientale, al fine di monitorare in modo tempestivo l’emergere di nuove specie patogene, spesso introdotte attraverso flussi migratori o fenomeni di globalizzazione. In tal senso, la comparsa di T. indotineae rappresenta un esempio paradigmatico.

Di particolare rilievo, infine, il dato relativo all’identificazione di quattro ceppi di T. indotineae isolati in pazienti italiani, ovvero non correlati a recenti viaggi o migrazioni. Questo suggerisce che il dermatofita stia iniziando a circolare autonomamente nel nostro territorio, configurando i primi casi “autoctoni” e rendendo ancora più urgente l’adozione di strategie di sorveglianza mirate.

L’intervento della Dr.ssa Crotti ha suscitato grande interesse tra i partecipanti al Congresso, rappresentando un importante contributo alla comprensione dell’evoluzione delle dermatofitosi e alla definizione di nuove linee guida per una gestione terapeutica sempre più efficace e personalizzata.

 

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