Focolaio da Salmonella Strathcona in Umbria
Nella regione Umbria si sono recentemente registrati numerosi casi di salmonellosi dovuti ad un particolare sierotipo di Salmonella (Salmonella Strathcona). La maggior parte di questi sembrano essere correlati ad un unico focolaio tossinfettivo.
Nel settembre 2011, un cluster di pazienti positivi a Salmonella Strathcona venne identificato in Danimarca. L'indagine sull'epidemia atta a rivelare la fonte della stessa, fu svolta con interviste circa i cibi consumati nei giorni precedenti ed analizzando gli scontrini della spesa domestica dei pazienti. Fu avviato uno studio caso-controllo (25 casi risultati positivi e 56 controlli non coinvolti nella tossinfezione) dal quale emerse che 8 casi su 10 avevano acquistato e consumato pomodori datterino (che ad oggi risulta essere l’alimento sospettato) prima dell'insorgenza della malattia. In totale, in Danimarca, furono segnalati 43 casi di Salmonella Strathcona. Quasi contemporaneamente, furono segnalati ulteriori 28 casi in Germania, Italia, Austria e Belgio.
S. Strathcona è un sierotipo piuttosto raro nell’UE; infatti, ad eccezione del focolaio precedentemente descritto, fino al 2016 sono stati segnalati pochi casi all’anno. Dopo questo periodo di bassa incidenza, nel 2017 e nel 2018 si è registrato un marcato aumento dei casi nell’UE. La curva epidemica si è stabilizzata durante gli anni della pandemia per poi riprendere a crescere nel 2022, raggiungendo in quell’anno oltre 100 casi accertati. Nel 2023 sono stati segnalati 143 casi in nove Paesi dell’UE oltre che nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Germania e Italia sono i paesi in cui è stato registrato oltre il 50% dei casi. La maggior parte di essi è stata segnalata tra Luglio e Ottobre 2023.
L’analisi preliminare eseguita dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Infettive ha mostrato una corrispondenza tra l’isolato del focolaio danese del 2011 e gli isolati di diversi Paesi dell’UE/SEE campionati tra il 2011 e il 2023.
Tornando al focolaio che ha interessando l’Umbria, gli episodi di tossinfezione si sono verificati in alcune mense scolastiche (in particolare scuole elementari, scuole materne ed asili nido) a partire dalla fine del mese di Settembre. Tutte le scuole erano servite da un unico centro preparazione pasti, verso il quale si è rivolta l’attenzione delle Autorità Competenti che hanno svolto le indagini epidemiologiche.
Gli isolati, provenienti dai Laboratori interni degli ospedali (Perugia, Assisi, Foligno e da laboratori di analisi privati) sono stati tipizzati dal Centro di Riferimento Regionale Patogeni Enterici dell’IZSUM.
Le persone coinvolte nel focolaio sono circa 70 di età compresa per lo più fra 1 e 10 anni. In più della metà dei casi, la Salmonella isolata dal laboratorio di prima istanza è stata inviata al Centro di Riferimento Regionale Patogeni Enterici per la tipizzazione sierologica. Tranne uno, tutti i ceppi batterici tipizzati sono risultati essere Salmonella Strathcona.
Un focolaio analogo a quello umbro, si è verificato contemporaneamente in Toscana con oltre 100 persone coinvolte.
In entrambi i focolai le indagini epidemiologiche hanno indirizzato i sospetti su pomodorini a grappolo (tipo datterino, ciliegino) seppur non si sia riusciti ad isolare la Salmonella da tali alimenti.
In base al significativo aumento delle segnalazioni fatte nell’ultimo periodo in Europa, lo European Centre for Desease Prevention and Control insieme alla European Food Safety Authority, su richiesta della stessa Commissione Europea, hanno prodotto un report nel quale analizzano approfonditamente tutti gli elementi al momento disponibili, al fine di verificare se i casi verificatisi nei diversi Paesi possano essere ricompresi in un “prolungato focolaio epidemico transnazionale” avente una comune origine.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/salmonella-strathcona-ST2559-tomatoes-rapid-outbreak-assessment-november-2024.pdf
Salmonella Strathcona è una Salmonella legata al ciclo di contaminazione ambientale. Gli alimenti ritenuti responsabili di veicolare il patogeno risultano essere principalmente ortaggi e frutta che frequentemente sono consumati crudi.
Si raccomanda quindi di lavare molto accuratamente questi alimenti, prestando particolare attenzione durante le fasi di conservazione domestica e di lavorazione al fine di evitare possibili contaminazioni crociate di superfici di lavoro e di cibi già cotti.