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 24-ott-23

Protocollo per la Sicurezza Informatica con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche

Protocollo per la Sicurezza Informatica con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell\'Umbria e delle Marche

Il 23 ottobre 2023, alla presenza del sig. Questore del capoluogo umbro dr. Fausto Lamparelli, è stato sottoscritto nei locali della Questura il “Protocollo per la Sicurezza Informatica con Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"” dal Dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Umbria Dott.ssa Michela Sambuchi e dal Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell' Umbria e delle Marche Dott. Vincenzo Caputo .
La stipula di tale protocollo, nell'ambito della collaborazione e della sicurezza partecipata, è orientato a definire un'ampia azione di prevenzione e contrasto dei crimini sui sistemi informatici, nonché ad assicurare l’integrità e la funzionalità di un’infrastruttura critica strategica quale l’Istituto Zooprofilattico, i cui sistemi informatici e le cui reti telematiche di supporto sono da considerarsi estremamente sensibili per la loro natura di operatori di servizi essenziali.
Il rapporto di collaborazione tra il Centro Operativo per la sicurezza cibernetica Umbria e l’Istituto Zooprofilattico si sostanzierà nello scambio di informazioni, nella programmazione di incontri di carattere formativo e nella predisposizione delle procedure di intervento, atte a prevenire e a neutralizzare attacchi informatici di natura criminale e terroristica.
“La Polizia di Stato – afferma la Dottoressa SAMBUCHI- mette a disposizione la competenza, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturata nel settore del contrasto al cybercrime, in via esclusiva attraverso il C.N.A.I.P.I.C. a livello centrale e mediante i nuclei operativi dislocati sul territorio nell’ambito dei Centri Operativi per la sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni regionali che quotidianamente scendono in campo, per monitorare le “anomalie” presenti nella rete al fine di fornire tempestive ed efficaci risposte alle insidie in essa presenti suscettibili di pregiudicare la regolarità dei servizi di telecomunicazione, dei sistemi informatici e le reti telematiche, identificati come “infrastrutture sensibili di interesse pubblico” a livello regionale.
Il Dott. CAPUTO afferma che tale cooperazione risulta strategica per l’Ente al fine di proteggere il proprio patrimonio informatico che intercetta il comparto della Sanità Animale e delle produzioni agro-zootecniche alimentali ai fini della loro salubrità complessiva.

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